L’Italia entra nella partnership europea per la Blockchain e lavora ad una strategia nazionale
Il 10 aprile 2018, 21 Stati membri e la Norvegia hanno siglato un accordo di partnership europea per la Blockchain (European Blockchain Partnership) con lo scopo di cooperare per la creazione di un’infrastruttura europea dei servizi relativi alla blockchain, che supporterà la fornitura di servizi pubblici digitali con i più alti standard di sicurezza e privacy. Da allora, altri 4 Stati membri hanno aderito al partenariato. L’Italia ha aderito lo scorso 27 settembre, portando a 27 il numero totale dei firmatari.
La natura decentralizzata e collaborativa della blockchain e delle sue applicazioni consente di sfruttare appieno il mercato unico digitale. Una stretta cooperazione tra gli Stati membri può contribuire a evitare approcci frammentati e garantire una più ampia diffusione di servizi basati su blockchain. Questa partnership pan-europea contribuirà alla creazione di un ambiente favorevole, nel rispetto delle leggi europee e con chiari modelli di governance che aiuteranno i servizi che utilizzano la blockchain in tutta Europa.
Mariya Gabriel, commissario per l’economia e la società digitale, ha dichiarato:
In futuro, tutti i servizi pubblici useranno questa tecnologia. La blockchain è una grande opportunità per l’Europa e gli Stati membri di ripensare i loro sistemi di informazione, promuovere la fiducia degli utenti e la protezione dei dati personali, contribuire a creare nuove opportunità di business e stabilire nuove aree di leadership, a vantaggio dei cittadini, dei servizi pubblici e delle imprese. Il partenariato lanciato oggi consente agli Stati membri di collaborare con la Commissione europea per trasformare l’enorme potenziale della tecnologia blockchain in servizi migliori per i cittadini.
Secondo Marco Gay, presidente di Anitec-Assinform, l’associazione delle imprese dell’ICT
la partnership è una grande opportunità su cui è importante un coordinamento europeo sia per incrementare gli investimenti in tecnologia sia per armonizzare eventuali regole a tutela dei consumatori.
La Commissione europea ha anche lanciato l’osservatorio europeo per la blockchain nel febbraio 2018 (ne abbiamo scritto qui) e ha già investito oltre 80 milioni di euro in progetti a sostegno dell’uso della blockchain nelle aree tecniche e sociali. Circa 300 milioni di euro in più saranno assegnati alla blockchain entro il 2020, nell’ambito di Horizon 2020.
Paesi firmatari della dichiarazione:
La dichiarazione di partnership per la blockchain è stata lanciata durante il Digital Day 2018 ed è stata firmata da 21 Stati membri dell’UE: Austria, Belgio, Bulgaria, Repubblica ceca, Estonia, Finlandia, Francia, Germania, Irlanda, Lettonia, Lituania, Lussemburgo, Malta, Paesi Bassi, Polonia, Portogallo, Slovacchia, Slovenia, Spagna, Svezia, Regno Unito.
Altri paesi hanno aderito dal lancio dell’iniziativa:
- Grecia ha firmato il 23 maggio 2018
- Romania ha firmato il 29 maggio 2018
- Danimarca ha firmato il 1 ° giugno
- Cipro ha firmato il 4 giugno
- L’Italia ha firmato il 27 settembre.
La Commissione europea incoraggia altri paesi dell’UE e dell’area economica europea ad unirsi a questa partnership.
Il MISE vuole costituire un Gruppo di 30 esperti per sviluppare una strategia nazionale sulla tecnologie Blockchain
Il Ministero dello Sviluppo economico ha pubblicato l’avviso pubblico per la selezione di 30 componenti del gruppo di esperti di alto livello, che avrà il compito di individuare una “strategia nazionale sulle tecnologie basate su registri distribuiti e blockchain”. Le manifestazioni di interesse dovranno essere presentate entro il 28 ottobre.
Il Gruppo di esperti che dovrà lavorare sulla blockchain sarà presieduto dal Ministro e si comporrà di 30 elementi, di cui 10 selezionati tra gli imprenditori e le associazioni di categoria che abbiano avuto esperienza nel settore Dlt e blockchain, altri 10 da centri di ricerca, PA e mondo accademico, ulteriori 10 tra organizzazioni sindacali, del terzo settore, dei consumatori e in generale, della società civile.
Obiettivo del Mise consiste nell’elaborazione di strumenti utili per creare e favorire le condizioni economiche, politiche e regolatorie affinché cittadini e imprese, in particolare PMI e start-up, possano beneficiare del potenziale rappresentato dalle funzionalità di queste tecnologie; e di sviluppare ulteriori strumenti tecnici e normativi volti a diffondere l’applicazione degli smart contract.
Per quanto riguarda i tempi, tra ottobre e novembre 2018 ci sarà la selezione finale dei componenti e la prima riunione di coordinamento del Gruppo; invece la definizione della strategia nazionale per la blockchain, preventivamente sottoposta a consultazione pubblica, si avrà indicativamente entro marzo 2019.
Maggiori informazioni qui.