Anche il più piccolo dei gesti può risultare un atto rivoluzionario
E’ stata una giornata intensa, ricca di incontri con persone capaci, intraprendenti, positive. Così come la giornata di ieri. Attingo sempre dall’energia che trovo negli altri, che mi alimenta e mi ispira. A volte mi fermo anche su ciò che le persone scrivono, sui blog e sui social network, perché tra le tante banalità, si leggono anche post che fanno riflettere, tipo questo su LinkedIn di Manuela Appendino, ingegnere biomedico:
Vorrei raccontare sempre storie di successo, vorrei raccontare la mia. Per ora mi basta avere la possibilità di darmi da fare, potrà sembrare strano a molti, ma lo spirito col quale si decide di portare avanti un qualsiasi impegno/impiego determina il percorso della vita. Puoi pensare che sbaglierai sempre oppure puoi pensare di essere perfetto. La realtà è una: in qualche modo dovrai modulare i tuoi passi, perché fai parte di un mondo che troppo spesso segue logiche e tendenze opposte al tuo modo di agire, di operare. L’importante è non girarsi indietro ma guardare solo avanti.
In questo post ritrovo me stessa, la determinazione che mi contraddistingue così come la fatica, a volte, di “modulare i passi”, di dover rallentare o prendere decisioni non perfettamente in linea con il mio modo di vedere. Non possiamo ignorare il mondo in cui viviamo, ma allo stesso tempo non possiamo rinunciare ai nostri sogni, alle nostre aspettative. “Le logiche e le tendenze del mondo” possono essere opposte alle nostre, ma qui entra in gioco la tenacia e la perseveranza con cui decidiamo di vivere. Perché è vero ciò che dice Manuela: “lo spirito col quale si decide di portare avanti qualsiasi impegno determina il percorso della vita”.
Possiamo rinunciare, abbandonare un progetto, mettere nel cassetto un sogno, ma alla fine questo atteggiamento rinunciatario si presenterà di nuovo. La vita e’ un susseguirsi di ostacoli, come li affrontiamo determina ciò che siamo e ciò che vogliamo essere.
Il nostro atteggiamento mentale determina la nostra intera esistenza. Può sembrare un’affermazione esagerata, ma nessuno di noi può cambiare ciò che è accaduto o ciò che la gente pensa e fa. L’unico controllo che abbiamo è quello che esercitiamo sul nostro atteggiamento mentale e sul nostro comportamento.
Non posso non citare Charles R. Swindoll, un autore e formatore americano, che in questa frase esprime in modo sublime quella che in fondo è la nostra responsabilità individuale verso la nostra vita e le nostre scelte:
“L’atteggiamento e’ il più importante dei fatti, e’ più importante del passato, del titolo di studio, dei soldi, dei fallimenti, dei successi, di ciò che le altre persone pensano, dicono o fanno. E’ più importante dell’apparenza e dell’intelligenza. La cosa straordinaria e’ che l’atteggiamento che decidiamo di avere durante la giornata e’ una nostra scelta. Non possiamo cambiare l’inevitabile, l’unica cosa che possiamo cambiare e’ il nostro atteggiamento. La vita e’ il 10% ciò che ci accade e il 90% come reagiamo a questo. Questo vale per tutti: siamo responsabili dei nostri atteggiamenti.” (mia traduzione)
Il post di Manuela Appendino, in qualche modo, mi ha fatto ricordare Chuck Swindoll, con l’aggiunta non trascurabile che anche una singola scelta o decisione sul se e sul come portare avanti un impegno determina la nostra storia.
Ogni nostra piccola decisione, rinuncia, sfida, determinazione, atto di coraggio, determina il percorso della nostra vita.
Mai mollare, mai rinunciare, piuttosto modulare i nostri passi, adattandosi al contesto. Anche il più piccolo di questi gesti può risultare un atto rivoluzionario.