Si ritiene spesso che il piano finanziario, da non confondere con il business plan, sia un contenitore di numeri irrealistici per non dire sbagliati, che nulla ha a che fare con il business reale. Un insieme di ipotesi che sembra più un libro dei sogni che un piano concreto di azione.

Niente di più sbagliato. Il piano finanziario non è solo uno strumento strategico per l’imprenditore, ma rappresenta un processo di apprendimento continuo soprattutto per le startup che vogliono creare qualcosa di nuovo, di innovativo e dirompente. E qui sembra un paradosso: innovare significa fare qualcosa di nuovo, che non ha uno storico, dove le proiezioni finanziarie sembrano l’ultimo anello della catena del valore.

Proviamo ad immaginare di voler intraprendere un viaggio in un luogo sconosciuto: andremmo a recuperare informazioni sul luogo, sugli abitanti, sui siti da visitare, sull’abbigliamento necessario e sul budget.

Costruire un’impresa e’ come intraprendere un lungo viaggio verso una nuova meta senza aver prenotato nulla! Senza una pianificazione e un’apertura mentale verso la revisione continua del piano basata sull’esperienza, su ciò che accade giorno per giorno incontrando e parlando con le persone, non si va molto lontani.

Il piano finanziario si inserisce all’interno del business plan, un documento più ampio che include l’analisi di mercato potenziale e reale, dei bisogni dei potenziali clienti, una descrizione dettagliata del prodotto/servizio e come colmerà questi bisogni, gli aspetti legati alla tecnologia, la strategia commerciale, le competenze del team, il fabbisogno finanziario. Il business plan fornisce inoltre una visione sul futuro societario: quali sono gli scenari futuri, quali i punti di forza e debolezza dell’idea di business, perché un investitore dovrebbe investire dei capitali sul tuo team e sulla tua idea?

Di seguito alcuni punti sul perché è indispensabile un piano finanziario in ogni startup:

  1. Il piano finanziario aiuta l’imprenditore a porsi le giuste domande. Alla base di ogni azienda di successo c’e’ un’intuizione su come colmare un bisogno latente nel mercato, nei consumatori, nelle persone. A questa intuizione devono seguire delle azioni strutturate, che in gergo definiamo execution, che è la gran parte del successo di ogni iniziativa di business. Porsi le giuste domande, significa riflettere costantemente sulle ipotesi economiche e commerciali, sulle competenze necessarie, sui flussi di cassa, sull’assetto societario e molto altro.
  2. Il piano finanziario è l’infrastruttura su cui regge il modello di business. Costringe a riflettere su tutte le variabili che influenzano la potenziale redditività dell’azienda, dal team e quindi le competenze necessarie, ai costi di vendita, di marketing, tecnologici eccetera. Il piano finanziario funge da supporto per il modello di business, evidenziandone i punti di forza e di miglioramento. Rappresenta un modello in grado di fornire informazioni essenziali per migliorare il modello di business.
  3. Il piano finanziario costringe a misurare costantemente le performance del business. Per avere successo in qualsiasi attività economica ed imprenditoriale e’ necessario saper misurare, valutare e prendere delle decisioni coerenti con queste misurazioni e valutazioni.La creazione del piano finanziario obbliga l’imprenditore ad identificare e a valutare i KPI più significativi per il proprio business. In questo modo le decisioni verranno prese su basi solide e verificate, non istintivamente.
  4. Il piano finanziario porta a convalidare costantemente le ipotesi. Ad esempio, quando si inizierà a vendere il prodotto/servizio? Come sarà venduto? I costi aumenteranno con l’aumento delle vendite? Il piano finanziario dà l’opportunità di tracciare queste ipotesi e valutare se reggono o se vadano modificate. Come già detto, il piano finanziario non è un insieme di numeri scolpiti nella pietra, ma anzi va rivisto costantemente. Per questo motivo gli sforzi in atto per creare il piano finanziario costituiscono un processo iterativo prezioso in cui si migliorano costantemente le ipotesi.
  5. Il piano finanziario serve anche per raccogliere capitali e soddisfare gli investitori. Gli investitori vogliono sapere se c’e’ stato un ragionamento strutturato del business model attraverso ipotesi e proiezioni finanziarie, vogliono capirli approfonditamente. Permette anche ai potenziali investitori di sapere perché si stanno chiedendo determinati fondi – per attuare quali attività/investimenti – e quanto possono aspettarsi di ottenere come ritorno sul loro investimento.
  6. Il piano finanziario aiuta a vedere tutte le interdipendenze interne e in che modo un cambiamento in un’area può influenzare le altre sia dal punto di vista dei ricavi che dei costi. Ad esempio, si vuole incrementare gli investimenti in comunicazione: lo si fa con le competenze interne o ci si rivolge esternamente? Quali sono i costi/benefici delle due soluzioni? Che impatto avrà sui ricavi e in quanto tempo? Servono modifiche nel piano commerciale? Questa è una sfida comune, specialmente quando l’azienda si ingrandisce, ed è molto meglio anticipare o quantomeno essere preparati a questi effetti piuttosto che affrontare le conseguenze quando c’è meno spazio di manovra.

Questa disanima non e’ certo esaustiva né vuole esserlo. E’ solo uno spunto di riflessione su un aspetto spesso molto sottovalutato da chi fa startup.

In sintesi, il piano finanziario è molto più di un semplice esercizio contabile: è un’opportunità fondamentale per mostrare, in modo quantitativo, il vero potenziale della tua azienda e per gestire in modo proattivo la sua crescita.