Qualche mese fa, insieme a tre manager che lavorano in aziende del settore farmaceutico e delle pubbliche relazioni in ambito sanitario, abbiamo costituito un’associazione: BioPharma Network. Sono Domenico Guajana, Michele Barletta e Luca Simonato. Ciò che ci accomuna è la curiosità e la passione per l’innovazione, intesa in senso ampio, di miglioramento continuo di se stessi e del nostro network. E’ questo lo spirito che ci ha animato e riunito in questa iniziativa, il cui obiettivo è quello di aggregare i professionisti del settore farmaceutico e biotech per sviluppare un networking di valore, così da contribuire alla crescita delle professionalità e, al contempo, favorire l’innovazione di settore.

[leggi il comunicato stampa su Sanità Informazione] – [ leggi il comunicato stampa su Aboutpharma Online] – [leggi il comunicato stampa su Affaritaliani]
Team BioPharma Network

Team BioPharma Network

LA CRESCITA E L’INNOVAZIONE DEL SETTORE FARMACEUTICO E BIOTECH

Il settore farmaceutico e biotech sono i settori a più alto tasso di crescita ed innovazione nel panorama italiano ed europeo. Basti pensare che il settore farmaceutico italiano detiene la prima posizione in Europa per produzione. Nel 2017, infatti, l’Italia ha sorpassato la Germania, suo competitor storico, arrivando a produrre farmaci per un valore di 31,2 miliardi di euro. Un primato che, in un contesto congiunturale non dei più floridi in Europa, dimostra la sua grande forza e capacità innovativa.

la crescita e l'innovazione del settore farmaceutico e biotech

Infatti, se analizziamo i dati che vanno dal 2012 al 2014, si osserva che in questo triennio quasi nove aziende farmaceutiche su dieci, in Italia (l’87,6%), hanno investito in attività innovative. Nello specifico le imprese del farmaco hanno speso oltre un miliardo di euro in innovazione di prodotto e processo.

Anche il settore biotech, nell’ambito del life science, e’ uno di quelli più dinamici. Le applicazioni in ambito salute (terapie innovative, vaccini, diagnostica molecolare, metodi di drug delivery) rappresentano quasi i 3/4 (74%) del fatturato totale del biotech italiano. Un giro d’affari che in base alle rilevazioni di Assobiotec del 2018 (relative all’anno 2016) ammonta a 11,5 miliardi di euro (il 15% in più rispetto 2015).

Con riferimento al mercato dei capitali, i comparti delle biotecnologie (insieme al medicale) dimostrano di avere un’attrattività maggiore rispetto ai principali settori tecnologici. Seppur in valore assoluto gli investimenti dei Venture Capital in Italia siano inferiori rispetto ai principali benchmark internazionali, nel 2017 le biotecnologie e il medicale sono i comparti che hanno ottenuto il maggior numero di investimenti tra i settori high-tech.

Il biotech italiano investe fortemente sulle patologie che non trovano ancora risposte terapeutiche adeguate, come quelle in ambito oncologico e in relazione al generale invecchiamento della popolazione, come le malattie neurologiche e degenerative. Grandi investimenti sono indirizzati anche verso le malattie infettive e lo sviluppo di vaccini. Quelli delle malattie rare e delle terapie avanzate sono tra i settori di eccellenza del biotech italiano: da un lato, infatti, la nostra ricerca accademica vanta il maggior numero di pubblicazioni scientifiche in materia di malattie rare; dall’altro dei 6 prodotti di terapia avanzata attualmente autorizzati al commercio in Europa, ben 3 sono frutto della ricerca italiana (fonte Enea: innovazione e numero del biotech in Italia).

Il biotech, inoltre, è un settore in cui gli occupati sono in crescita: nel 2016, gli addetti erano circa 13 mila (di cui almeno sette su dieci con una laurea), il 34% in più rispetto alla rilevazione precedente. Nel farmaceutico la crescita occupazionale dal 2015 al 2017 si attesta al 4,8%. (Dati dal report life sciences 2018 a cura di The European House Ambrosetti).

Questo forte dinamismo in ambito innovazione e risorse umane dei settori farmaceutico e biotech vede nell’associazione BioPharma Network un’opportunità di incontro per i manager di settore, di condivisione, di approfondimenti multi e interdisciplinari, di networking che porterà ad uno sviluppo delle competenze trasversali, le cosiddette “soft skills”.

[leggi anche: Due soft skills che i robot non ci potranno mai copiare]

 

Nel magazine dell’associazione BioPharma Network condividiamo articoli su queste tematiche, su eventi che andremo ad organizzare per i nostri soci e per tutta la community.

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Invitiamo chiunque si interessi di innovazione e nuove tecnologie ad unirsi alla nostra Community o a diventare socio, qualora occupi un ruolo manageriale in ambito farmaceutico. L’iscrizione e’ gratuita.