Buone notizie per l’Italia che compete su progetti europei di innovazione e ricerca nel quadro di Horizon 2020:

Il progetto biennale FINTECH – Financial Supervision and Technological Compliance – coordinato dal Prof. Paolo Giudici,  ordinario di Statistica presso il Dipartimento di scienze economiche e aziendali dell’Università di Pavia, sottoposto a valutazione nell’ambito del programma di ricerca Europeo Horizon2020 (Call ICT-2018 n.35) – è risultato assegnatario di fondi di ricerca per un importo di 2.500.000 euro, da destinare alle attività di ricerca del progetto proposto.

progetto fintech pavia

Il gruppo di lavoro guidato da Paolo Giudici, ordinario di Statistica all’Università di Pavia

Questo progetto europeo e’ stato preparato dal Prof. Giudici in collaborazione con ricercatori e dottorandi dell’area statistica del Dipartimento di Scienze economiche ed aziendali dell’Università di Pavia. Oltre all’università di Pavia, partecipano al progetto altre 20 università partner, tra cui:

  • University College of London
  • University College Dublin
  • Humboldt University Berlin
  • University of Paris I (Sorbonne)
  • University of Madrid
  • Politecnico di Milano
  • WU University Vienna
  • Zurich University of Applied Sciences
  • University of Warsaw

Anche diverse società Fintech coinvolte nel progetto:

Partecipano inoltre le autorità europee e nazionali di regolamentazione dei mercati finanziari, quali ESMA, EBA, EIOPA, Bundesbank (Germany), AMF (France), Consob (Italia), CNMV (Spain).

Si capisce la portata internazionale ed istituzionale del progetto, che si inserisce nel programma europeo di finanziamento Horizon 2020.

Il bando a cui si riferisce – ICT 35 2018 – fa parte del programma Horizon Information and Communication Technologies,  che investirà 1,2 miliardi di euro nel triennio 2018-2020 (514 milioni nel 2018 – 608 milioni nel 2019 – 80 milioni nel 2020).

Si apprende dal comunicato dell’Universita’ di Pavia l’obiettivo del Progetto, che parte da una definizione di FinTech

Financial Technology = Tecnologia Finanziaria – significa “innovazione finanziaria abilitata dalla tecnologia.

Il progetto parte da una necessità, che è quella di “migliorare la competitività del settore europeo delle tecnologie finanziarie, creando un approccio normativo comune a tutti i paesi. Ciò permette di incoraggiare innovazioni nei big data, nell’intelligenza artificiale e nelle tecnologie blockchain, mentre le autorità di supervisione finanziaria e i ricercatori accademici misurano i loro rischi, al fine di mitigarli e, quindi, rendere sostenibili le stesse innovazioni.

L’Europa ha un ampio mosaico di regolamentazione, spesso non omogenea, in tema di tecnologia finanziaria.  Il progetto Fin-Tech, nell’ambito del programma di finanziamento Horizon 2020 dell’UE, mira a creare un ambiente FinTech europeo più unificato. A tal fine, il progetto svilupperà, nel biennio 2019-2020, attività di ricerca che costituirà una comune piattaforma europea di misurazione dei rischi FinTech, aggiornata dinamicamente con gli sviluppi delle tecnologie finanziarie e le evoluzioni normative.

L’attività di ricerca consentirà di formare congiuntamente le autorità di regolamentazione dei mercati finanziari e  le società fintech, da parte di  un gruppo di esperti indipendenti provenienti da università leader nella ricerca in tema di big data, intelligenza artificiale, tecnologie blockchain; università leader nello sviluppo di  modelli di misurazione dei rischi e, in particolare, dei rischi di credito, di mercato, sistemici e cibernetici; leader  nell’applicazione della ricerca a problemi finanziari innovativi, come il peer to peer lending, il robo-advice e le criptovalute”.

BANDO EUROPEO DI RIFERIMENTO

La sfida specifica espressa nel bando di riferimento cui i progetti candidati devono dimostrare l’indirizzo di ricerca, parte dalla definizione di FinTech:

“Fintech” rappresenta la confluenza di varie tecnologie digitali, di aree finanziarie nel panorama imprenditoriale, con molte startup e scaleup che propongono servizi disruptive. La sfida consiste nell’incrementare il ruolo dell’Europa nel Fintech in modo che le startup europee possano crescere meglio in Europa e a livello globale. Facilitare le interazioni tra innovatori, supervisori e autorità di regolamentazione è particolarmente rilevante in questo contesto.

Obiettivi del bando sono i seguenti:

  • Riunire un gruppo di organismi di regolamentazione, di vigilanza e altre organizzazioni competenti per studiare nuovi approcci volti a pilotare soluzioni innovative Fintech, anticipare i rischi e facilitare le operazioni delle aziende Fintech che vogliono crescere e scalare in tutta Europa.
  • Sviluppare capacità e competenze in merito a nuove tecnologie e modelli per supportare una rapida comprensione da parte di regolatori e supervisori ed offrire una consulenza specifica alle aziende Fintech che vogliono crescere e scalare in tutta Europa.
  • Supportare la rete internazionale di ecosistemi, di hub e acceleratori concentrandosi su Fintech, in particolare per aiutare le startup a valutare le questioni normative, per coinvolgere altre parti interessate come società finanziarie o assicurative consolidate e identificare opportunità di innovazione nel Fintech.
  • Fornire possibili azioni e soluzioni tecniche per valutare l’impatto della regolamentazione e facilitare la conformità normativa nelle aree finanziarie. Ciò potrebbe riguardare in particolare iniziative basate su tecnologie di blockchain, soluzioni di regtech avanzate o regolazione algoritmica.

Impatto atteso dal bando:

  • Rafforzare la posizione dell’Europa tra i leader del Fintech, incoraggiando la collaborazione internazionale e gli approcci pragmatici per la sperimentazione nel Fintech;
  • Consentire alle aziende Fintech di crescere e scalare in tutta Europa
  • Sviluppare conoscenza, interpretazione e competenze comuni in materia di evoluzione della tecnologia e regolamenti relativi a Fintech, in particolare quelli relativi ai dati.
  • Mettere l’Europa in posizione di leadership per innovare nella regolamentazione, valutare l’impatto della regolamentazione e facilitare la conformità normativa.