La Commissione europea ha presentato il 25 aprile una serie di misure per rafforzare la competitività dell’Europa nel campo dell’intelligenza artificiale. Tra queste, un piano di investimenti pubblici e privati fino al 2020 pari a 20 miliardi di euro, con un incremento di 1,5 miliardi di euro in ricerca e sviluppo applicata a questa tecnologia.

L’intelligenza artificiale (IA) non è fantascienza, fa già parte della nostra vita quotidiana: dall’uso di un assistente personale virtuale per organizzare la nostra giornata, ai GPS che ci guidano nel traffico, ai traduttori automatici multilingue. Oltre a semplificarci la vita, i sistemi intelligenti ci aiutano a risolvere alcune delle più grandi sfide del mondo: il trattamento delle malattie croniche, la lotta ai cambiamenti climatici e l’anticipazione delle minacce relative la cybersecurity sono solo alcuni esempi. L’IA è una delle tecnologie più strategiche di questo secolo. L’Europa vuole essere all’avanguardia in questo ambito, basti pensare che molte recenti scoperte nell’IA sono uscite da laboratori europei e che circa un quarto di tutta la robotica industriale e professionale mondiale è prodotta da società europee.

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La Commissione propone un triplice approccio per essere leader in questo settore nei prossimi anni:

  • aumentare gli investimenti pubblici e privati ​​
  • prepararsi ai cambiamenti socioeconomici
  • garantire un quadro etico e giuridico appropriato

Il Vicepresidente per il mercato unico digitale Andrus Ansip ha dichiarato:

“Proprio come il motore a vapore e l’elettricità hanno fatto in passato, l’IA sta trasformando il nostro mondo e presenta nuove sfide che l’Europa deve affrontare affinché l’intelligenza artificiale possa avere successo e dare benefici a tutti.  Dobbiamo investire almeno 20 miliardi di euro entro la fine del 2020. L’Europa sta dando una spinta ai ricercatori – in modo che possano sviluppare la prossima generazione di tecnologie ed applicazioni dell’IA – e alle imprese, in modo che possano sviluppare ed incorporare queste nuove tecnologie.”

L’Europa ha ricercatori, laboratori e start-up di livello mondiale in questo campo. L’UE è anche forte nella robotica e in settori quali il trasporto, la sanità e la produzione industriale e per rimanere leader a livello mondiale deve investire in nuove tecnologie legate all’IA. L’attuale concorrenza internazionale, in particolare con Stati Uniti e Cina, richiede un’azione coordinata affinché l’Europa sia in prima linea nello sviluppo dell’IA.

Di seguito il piano d’azione europeo dettagliato in tre “action”:

ACTION 1: Promuovere il sostegno finanziario ed incoraggiare l’adozione nei settori pubblici e privati

I settori pubblici e privati europei dovrebbero incrementare gli investimenti in ricerca ed innovazione in intelligenza artificiale di almeno 20 miliardi di euro da qui alla fine del 2020. Per sostenere questi sforzi, la Commissione sta aumentando il suo investimento a 1,5 miliardi di euro per il periodo 2018- 2020 nell’ambito del programma di ricerca e innovazione di Horizon 2020. Si prevede che questo investimento inneschi ulteriori 2,5 miliardi di euro di finanziamenti dalla cooperazione pubblico-privato, ad esempio su big data e robotica.

Inoltre sosterrà lo sviluppo dell’IA in settori chiave, dai trasporti alla salute; collegherà e rafforzerà i centri di ricerca IA in tutta Europa, incoraggiando test e sperimentazione. La Commissione sosterrà inoltre lo sviluppo di una “piattaforma IA on demand” che fornirà accesso a tutte le risorse di intelligenza artificiale nell’UE per tutti gli utenti.

Inoltre, il Fondo europeo per gli investimenti strategici sarà mobilitato per fornire alle imprese e alle start-up un sostegno supplementare per investire nell’IA. Con questo Fondo, l’obiettivo è mobilitare oltre 500 milioni di euro di investimenti totali entro il 2020 in una serie di settori chiave.

La Commissione continuerà inoltre a creare un ambiente che stimoli gli investimenti. Poiché i dati sono la materia prima per la maggior parte delle tecnologie di intelligenza artificiale, la Commissione propone una legislazione per l’apertura di più dati per il riutilizzo e misure per facilitare la loro condivisione. Questo copre i dati dei servizi pubblici e l’ambiente, nonché i dati di ricerca e salute.

ACTION 2: Prepararsi ai cambiamenti socio-economici determinati dall’IA

Con lo sviluppo dell’intelligenza artificiale, si creeranno molti posti di lavoro, alcuni scompariranno e la maggior parte subiranno una trasformazione. Ecco perché la Commissione incoraggia gli Stati membri a modernizzare i loro sistemi di istruzione e formazione e sostenere la transizione dei lavoratori nel mercato del lavoro, basandosi sul pilastro europeo dei diritti sociali. La Commissione sosterrà i partenariati di formazione imprenditoriale per attrarre e mantenere più talenti nel campo dell’ intelligenza artificiale in Europa. Inoltre verranno lanciati programmi di formazione dedicati con il sostegno finanziario del Fondo sociale europeo volti a rafforzare le competenze digitali, nel settore scientifico, della tecnologia, dell’ingegneria e della matematica (STEM), dell’imprenditorialità e della creatività. Le proposte nell’ambito del prossimo quadro finanziario pluriennale dell’UE (2021-2027) comprenderanno un sostegno rafforzato per la formazione in competenze digitali avanzate, compresa la competenza specifica nel campo dell’’intelligenza artificiale.

 ACTION 3: Garantire un quadro etico e legale appropriato

Le nuove tecnologie, in particolare l’intelligenza artificiale, pongono una questione etica e legale. La Commissione Europea e’ molto attenta a questo aspetto e, se da un lato ne promuove la ricerca e sviluppo per favorire l’economia dell’unione europea, dall’altro non può non farsi carico anche dell’impatto etico e legale che queste tecnologie possono avere nella vita dei cittadini.

Entro la fine del 2018, la Commissione presenterà le linee guida etiche sullo sviluppo dell’AI sulla base della Carta dei diritti fondamentali dell’UE, tenendo conto di principi quali la protezione e la trasparenza dei dati e basandosi sui lavori del Gruppo europeo di etica delle scienze e tecnologie. Per contribuire a sviluppare questi orientamenti, la Commissione riunirà tutte le parti interessate in un’Alleanza Europea di Intelligenza Artificiale. Entro la metà del 2019, la Commissione emetterà inoltre orientamenti sull’interpretazione della direttiva sulla responsabilità per danno da prodotti alla luce degli sviluppi tecnologici, al fine di garantire la chiarezza giuridica per i consumatori e i produttori in caso di prodotti difettosi.

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Prossimi sviluppi

In seguito alla dichiarazione di cooperazione firmata da 24 Stati membri e dalla Norvegia il 10 aprile 2018, la Commissione inizierà a collaborare con gli Stati membri per disporre di un piano coordinato sull’intelligenza artificiale entro la fine del 2018.

L’obiettivo principale è di massimizzare l’impatto degli investimenti a livello dell’UE e nazionale, incoraggiare la cooperazione in tutta l’UE, scambiare le migliori pratiche e definire insieme la via da seguire, in modo da garantire la competitività globale dell’UE in questo settore. La Commissione continuerà inoltre ad investire in iniziative che sono fondamentali per l’intelligenza artificiale, compreso lo sviluppo di componenti e sistemi elettronici più efficienti (come i chip specificamente progettati per eseguire operazioni IA), i computer ad alte prestazioni, nonché i progetti di punta sulle tecnologie quantistiche e sulla mappatura del cervello umano.

Per maggiori informazioni:

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