E’ stato aperto l’8 marzo, in occasione della Giornata Internazionale della Donna, il bando europeo per promuovere il work-life balance, per proteggere le lavoratrici da trattamenti sfavorevoli dovuti a gravidanza e genitorialità e per una maggior partecipazione femminile nelle imprese e nella politica.

Businesswoman holding baby son and coffee cup

Tale bando rientra nel quadro di Horizon 2020, in particolare nel programma REC, Rights-Equality-Citinzenship. Tale programma mira a difendere i diritti e le libertà dei cittadini in base alla legislazione dell’Unione Europea. Il budget complessivo di tale programma per il periodo 2014-2020 e’ di 439,5 milioni di euro e il suo scopo consiste nei seguenti punti:

  • promuovere la non discriminazione
  • combattere il razzismo, la xenofobia, l’omofobia e altre forme di intolleranza
  • promuovere l’uguaglianza di genere e gli stereotipi di genere
  • prevenire la violenza contro bambini, giovani, donne e altri gruppi a rischio
  • promuovere i diritti del bambino
  • garantire la protezione dei dati personali nell’UE
  • promuovere i diritti di cittadinanza dell’UE
  • far rispettare i diritti dei consumatori

Il bando europeo volto a promuovere una maggiore partecipazione femminile nella politica e nelle imprese e’ indirizzato ad enti pubblici o organizzazioni private no-profit costituite in uno dei Paesi europei. Le organizzazioni for-profit possono presentare la domanda solo in collaborazione con enti pubblici o organizzazioni private senza scopo di lucro.

Gli obiettivi del bando in questione sono i seguenti:

  1. Sostenere i progetti che promuovono l’uguaglianza tra donne e uomini nei dibattiti pubblici, nelle posizioni di leadership in politica e nel settore delle imprese;
  2. Sostenere progetti volti a migliorare la conciliazione vita-lavoro (work life balance) e in particolare la protezione contro il licenziamento delle donne e il trattamento sfavorevole dovuto a gravidanza o genitorialità.

Le domande vanno presentate entro il 19 giugno 2018 e non possono richiedere un finanziamento inferiore ai 100 mila euro (il budget complessivo del bando e’ pari a 3,7 milioni di euro).

Vediamo più in dettaglio cosa richiede il bando europeo in merito ai due obiettivi sopra menzionati.

Sostenere i progetti che promuovono l’uguaglianza tra donne e uomini nei dibattiti pubblici, nelle posizioni di leadership in politica e nel settore delle imprese.

Le donne europee, pur rappresentando più della metà della popolazione e dell’elettorato, sono sotto-rappresentate nella vita pubblica e politica. E’ necessario, quindi, lavorare per avere un processo decisionale più equilibrato in ogni ambito, che rifletta la composizione della società, per rafforzare la democrazia ed aggiungere nuove prospettive al dibattito politico.

Inoltre, le donne continuano ad essere fortemente sotto-rappresentate in posizioni di leadership nelle aziende. I progressi sono stati lenti e concentrati soprattutto nei Paesi che hanno adottato misure legislative per migliorare questa situazione. In Italia, ad esempio, la legge 120/2011 Golfo Mosca ha introdotto le quote di genere per le società quotate e controllate dalle pubbliche amministrazioni. Questa legge obbliga le aziende ad avere negli organi sociali almeno un quinto del genere meno rappresentato.

Grazie a questa legge la percentuale di donne nei consigli di amministrazione delle società quotate e controllate dalle pubbliche amministrazioni e’ più che raddoppiata in questi anni

Tornando all’obiettivo del bando, si premieranno quelle organizzazioni che hanno tra le proprie priorità le seguenti attività:

  • attività di sensibilizzazione e comunicazione (campagne, ecc.);
  • programmi di capacity building, mentoring e training per donne candidate (e per giornalisti);
  • seminari e conferenze;
  • sviluppare e diffondere strumenti pratici per aumentare l’equilibrio di genere;
  • scambio di buone pratiche e strategie di successo e collegamento in rete tra le parti interessate.

Le voci e le competenze delle donne sono anche sotto-rappresentate nei media e nei dibattiti pubblici. Spesso, quando le donne si esprimono in questi ambiti, emergono stereotipi e sessismo, che non fa che allontanare ulteriormente le donne dal partecipare a questi dibattiti.

Per questo motivo, e in continuità con le attività correnti, L’UE ha lanciato un invito a presentare proposte, rivolto ai Ministeri nazionali, organizzazioni non governative o reti di ONG, altre organizzazioni senza scopo di lucro e parti sociali.

L’invito mira a co-finanziare, tra l’altro, attività di sensibilizzazione, di tutoraggio e di formazione, ulteriore sviluppo e diffusione di strumenti o strategie a sostegno dell’equilibrio di genere, al networking e allo scambio di buone pratiche tra le parti interessate.

Sostenere progetti volti a migliorare l’applicazione del diritto dell’UE in materia di conciliazione vita-lavoro e in particolare di protezione contro il licenziamento e il trattamento sfavorevole dovuto a gravidanza o genitorialità.

nintchdbpict000311205121

Affrontare la sotto rappresentanza delle donne nel mercato del lavoro è l’obiettivo principale della recente iniziativa della Commissione sull’equilibrio vita-lavoro per genitori e assistenti.

Al fine di migliorare la conciliazione tra lavoro e vita privata per uomini e donne (work-life balance), è necessario adottare un approccio multi dimensionale.

Il bando fa riferimento ad un pacchetto completo di iniziative, comprese le misure per migliorare la condivisione delle responsabilità di cura, la modernizzazione dei permessi di lavoro e degli accordi di lavoro flessibile, l’accesso a cure di alta qualità a prezzi accessibili e, ultimo ma non ultimo, un’efficace protezione giuridica in caso di licenziamento per le lavoratrici in gravidanza e per coloro che ritornano a lavoro dopo la maternità.

La protezione contro il licenziamento e il trattamento sfavorevole sono previsti dal diritto dell’UE attraverso la direttiva sul congedo di maternità, la direttiva sul lavoro a tempo parziale, la direttiva sull’uguaglianza di genere, la direttiva sulla parità di trattamento tra uomini e donne impegnati in un’attività autonoma e la direttiva sui congedi parentali. La protezione è stata inoltre rafforzata dalla giurisprudenza della Corte di giustizia europea. Tuttavia, in molti Stati membri viene ancora segnalato un trattamento sfavorevole delle donne in caso di gravidanza e di donne e uomini in attesa di congedo. È pertanto necessario informare meglio i lavoratori e sostenerli nell’esercizio dei loro diritti per garantire che siano in grado di applicarli in modo più efficace a livello nazionale.

L’attuale invito a presentare questi progetti mira a co-finanziare iniziative volte a migliorare l’equilibrio tra lavoro e vita privata ed un’efficace protezione dal licenziamento per i lavoratori con responsabilità assistenziali.

Tali attività di sensibilizzazione devono quindi essere finalizzate ai seguenti ambiti: 

  • Ai datori di lavoro, sottolineando i vantaggi economici di sbloccare e conservare il talento e l’esperienza delle donne incinte e delle neo mamme;
  • Ai datori di lavoro per conoscere meglio e rispettare i loro obblighi legali;
  • Alle dipendenti per conoscere meglio i loro diritti;
  • Attirare, sviluppare e trattenere le donne nella forza lavoro prima, durante e dopo la gravidanza;
  • Facilitare il processo per segnalare e sollevare un reclamo quando si verifica una pratica discriminatoria (procedure di reclamo chiare, minori costi finanziari);
  • Attuare un monitoraggio efficiente (di pratiche in aziende come le pratiche di assunzione e di casi di conciliazione precoce);
  • Contrastare quelle pratiche di alcuni datori di lavoro che cercano informazioni durante i colloqui sulla volontà/desiderio di maternità delle candidate, che potrebbero essere usate per discriminare illegalmente durante la fase di selezione o per il licenziamento “in bianco”;
  • sostenere i datori di lavoro di piccole e medie aziende nel sostenere i maggiori costi dovuti alla copertura parentale, durante il congedo parentale come, ad esempio, le assicurazioni private.

Tale bando e’ stato presentato in anteprima all’evento NAStartupDay tenutosi a Napoli l’8marzo scorso, in occasione della Startup Europe Week, che si e’ focalizzato in particolare sull’imprenditoria femminile al Sud. In questo articolo una sintesi dell’evento.