Leggo sui social network, soprattutto ora ad inizio anno, le 5-7-10 sfide/priorità dei leader: dalla digital transformation, alla governance inclusiva, alla crescita globale, alla finanza, all’identità sempre più minacciata dalla migrazione di popoli, dall’abbattimento dei muri sia a livello micro (individuale) che macro (sociale, politico, comunitario).

In questo rumore di fondo, mi sento di esprimere il mio punto di vista, che va nella direzione della responsabilizzazione individuale e collettiva: è finita l’epoca del singolo uomo al comando, in cui tutto era delegato ad un centro di potere che aveva la piena responsabilità della prosperità, e in ultimo della felicità, di un popolo, di una nazione o di un’organizzazione. 

In questa logica, in cui ancora molti si ritrovano, è conseguenza naturale il lamentarsi che le cose non funzionano. La lamentela strisciante in ogni ambito e ad ogni livello è diventato il “leitmotiv” di quest’epoca. È invece responsabilità di ognuno di noi pensare, decidere, progettare e infine realizzare il meglio per la nostra comunità, dalla nostra famiglia, all’ azienda in cui lavoriamo, al nostro sistema di relazioni. Agire nel rispetto e per il bene non solo proprio, ma di tutta la collettività, superando visioni egoistiche ed opportunistiche è l’unica strada verso il miglioramento della qualità della nostra vita.

Questi secondo me i pilastri, interconnessi tra loro, che rappresentano il nuovo paradigma della nostra esistenza e della nuova leadership:

Consapevolezza dell’impatto che ognuno di noi ha nel proprio microcosmo e indirettamente nella società;

Responsabilizzazione individuale nel fare ed essere proattivi e propositivi per il bene collettivo;

– Senso di appartenenza e identità nella nostra comunità e società in cui viviamo;

superamento di logiche opportunistiche ed egoistiche, perché un tuo problema o disagio è anche il mio (lo abbiamo visto nel 2016 a livello politico, in Italia e nel mondo).

Quali sono secondo te le fondamenta della nuova leadership, intesa in senso ampio, nel tuo mondo e nel sistema in cui viviamo?