Oggi sono 10 primavere per Twitter, un quasi adolescente, ancora un po’ bambino, che il popolo dei social media ama incondizionatamente. E lo ama per molti motivi.

Diciamo subito che il mondo ad oggi si divide in due categorie: chi ama twitter e chi non lo ha mai usato. Ebbene sì, vi do questa notizia: c’e’ chi non conosce Twitter, non lo usa, lo snobba, lo considera una perdita di tempo, un mezzo superficiale (forse per la brevità dei messaggi).

Io vorrei dire a queste persone…non sapete cosa vi perdete!

Non cinguetto da 10 anni, l’ho scoperto tardi, solo 3 anni fa, ma da allora e’ diventato il mio strumento di comunicazione, di lavoro, di sfogo, di informazione, di networking preferito. Un punto di riferimento per la mia quotidianità, che e’ anche un po’ cambiata a seguito della piattaforma di microblogging. La prima cosa che faccio al mattino appena alzata e’ controllare le notifiche di Twitter e le ultime news, stessa cosa che faccio alla sera prima di coricarmi. Dipendenza direte voi? Io rispondo che usare Twitter in modo consapevole, sapendo il come, il quando e il con chi, accelera in modo esponenziale le opportunità di conoscere e farsi conoscere da persone con gli stessi interessi, di entrare a far parte di communities da cui imparare e con cui collaborare, di comunicare, di fare brainstorming, di apprendere, di vivere fisicamente in un luogo ma partecipare contemporaneamente a ciò che avviene nel mondo, in diretta e con diritto di parola.

Senza Twitter non avrei trovato il luogo per sperimentare ogni giorno la comunicazione sul digitale, condividendo i post di questo blog ad esempio, alzando l’asticella per provare a fare sempre qualcosa di più e qualcosa di nuovo, allargando il network e le persone di riferimento.

I motivi per amare Twitter e per augurarsi che viva ancora per molti anni a venire (nonostante le difficoltà che sta passando per la scarsa redditività del business) sono molti, ed io ne ho elencato solo alcuni, quelli che mi riguardano più da vicino.

In questo bell’articolo per La Stampa Gianni Riotta spiega bene l’impatto rivoluzionario che ha avuto Twitter sul modo di comunicare, di vivere dentro la notizia, senza confini, di spazio o di tempo.

Lunga vita a Twitter quindi, alla libertà e alla democrazia che porta con se’. Zittire quell’uccellino impoverirebbe tutti e ci porterebbe indietro di dieci anni esponenziali.

(@alelomi)