Il valore di ogni impresa, che sia una startup o una societa’ piu matura e strutturata, sta nelle persone che ci lavorano. E’ il capitale umano il motore di ogni impresa e la scelta dei talenti e’ sempre determinante per il successo imprenditoriale o di un progetto.

A seconda dell’esperienza dell’imprenditore, alcune posizioni sono più o meno facili da ricoprire. Ad esempio, per un CEO ingegnere con una forte esperienza di prodotto sara’ più immediato assumere un CTO o un Direttore Produzione. Per un Sales o esperto di Marketing risulterà più semplice assumere un CMO o un Business developer. Ciò che spesso risulta più complesso, soprattutto nel caso di aziende giovani o di startup finanziate, e’ la scelta del CFO. Questo e’ un momento decisivo e strategico, oltre che molto difficile, in quanto spesso manca l’esperienza di relazione tra l’imprenditore e una figura come quella del CFO.

Nella complessità in cui navigano oggi le aziende, data dalla competizione globale, dall’incertezza geopolitica, dalla rivoluzione digitale, da ecosistemi finanziari non sempre adeguati e in linea con i mercati internazionali e con le aspettative degli imprenditori, la scelta del CFO e’ cruciale per il successo del business. Oggi questa figura professionale non corrisponde più al mero analista di numeri, esperto di fogli excel e reportistica, ma e’ diventato il partner strategico del CEO. E’ il CFO che deve implementare la vision imprenditoriale, rappresentare il financial advisor nelle scelte di investimento e di modelli di business innovativi, sostenibili e scalabili.

La mappa delle competenze, delle skills, ma anche della forma mentis che deve possedere il CFO di oggi e degli anni a venire può essere così sintetizzata:

  • Essere in sintonia con il CEO e il management, condividere la vision, il progetto imprenditoriale, credere nel modello di business e nella value proposition dell’impresa. Questo portera’ entusiasmo e motivazione che aiuteranno ad affrontare le sfide che inevitabilmente si trovera’ a fronteggiare.
  • Essere un team player, riconoscere che ogni successo deriva da un efficiente ed efficace lavoro di squadra, dove l’eterogeneità delle esperienze, dei background di tutte le figure manageriali e’ in se’ portatrice di un valore. Essere un team player non significa semplicemente lavorare insieme negli stessi spazi, significa condividere gli obiettivi, attraverso il supporto, l’ascolto, la disponibilità verso gli altri, l’esempio. Il CFO deve uscire dal proprio ufficio e integrarsi con la forza vendite, con la produzione, con la logistica. In questo senso e’ fondamentale concepire l’azienda un insieme di tanti soggetti, tutti interrelati tra loro in modo sistemico.
  • Possedere “disciplina” e riuscire a trasferirla nei processi e nei sistemi aziendali. Questa e’ una caratteristica fondamentale e direi chiave del CFO, quella che lo contraddistingue rispetto alle altre figure manageriali. L’ordine mentale, la capacita’ di dare priorità all’agenda del business, saper identificare i nodi cruciali che creano i colli di bottiglia e rallentano lo sviluppo strategico e globale sono le caratteristiche che rendono il CFO una figura chiave nelle fasi di crescita delle PMI e delle startup.
  • Avere un “mindset internazionale“, conoscere le sfide dei mercati esteri, essere capace di dialogare con investitori e partner internazionali. Questo e’ sempre più importante in un mondo ormai senza più confini, soprattutto a livello economico e finanziario. Questa attitudine e capacita’ non si acquisisce nei libri di scuola, ma soltanto attraverso l’esperienza lontano dal proprio Paese (e dalla propria “comfort zone”).
  • Last but not least, il CFO contemporaneo deve sapersi fare interprete e facilitatore della trasformazione digitale, che non riguarda soltanto gli investimenti tecnologici, ma ha un forte impatto organizzativo, di relazioni tra risorse interne all’azienda ma soprattutto con i clienti e gli interlocutori esterni.

La rivoluzione digitale ha letteralmente estinto alcuni modelli di business, basati sugli assets fisici e ne ha create di nuovi, dove la cooperazione e la condivisione sono il valore stesso del business.

Basti pensare ad alcune “startup”, ormai imperi dal punto di vista finanziario. Uber e’ il piu grande servizio di taxi al mondo e non possiede nemmeno un’auto; Airbnb e’ il piu grande albergo condiviso del mondo, senza possedere nemmeno una stanza. E gli esempi potrebbero continuare (Facebook, Ali Baba, ecc.).

Al di la’ di questo pero’, il CFO deve essere capace di esplorare nuove modalita’ di generare ricavi e profitti attraverso una comprensione approfondita del comportamento dei clienti. I dati giocano un ruolo chiave in questo, dati che possono essere estrapolati e studiati dal web, dai social media, dalle piattaforme ecommerce, dalle email ecc.

Queste sono le nuove sfide del CFO: coniugare le skills più tradizionali, portando sistematicità e disciplina nei processi e allo stesso tempo essere partner strategico del CEO nell’era della trasformazione digitale e della rivoluzione dei modelli di business.