Qualunque sia la propria startup, prima o poi arriva il momento di doverla presentare ad un’ audience di potenziali partners, collaboratori e investitori.
Obiettivo della presentazione e’ convincere chi ascolta che l’idea e’ vincente, soddisferà dei bisogni, risponderà a delle aspettative, e’ sostenibile. Quindi meglio tenere sempre presente che lo scopo e’ ottenere un meeting di approfondimento, magari con una proposta di collaborazione o di finanziamento.

Il momento della presentazione della propria idea imprenditoriale e’ un momento cruciale. Si può avere un’idea geniale, ma se si sbaglia a comunicarla, si omettono aspetti importanti o semplicemente non si arriva preparati, potrebbero non esserci altre chances, o comunque potrebbe risultare molto difficile avere altre possibilità di incontro con persone che potrebbero cambiare il corso del nostro progetto.

Innanzi tutto qualche consiglio pratico, apparentemente banale (ma non lo e’ affatto):

– conoscere bene le slides, evitando di leggerle mentre si parla
– un bel respiro profondo prima di iniziare a parlare, per scacciare l’ansia
– grande energia e passione

Inoltre conoscere la strumentazione tecnica che permetterà di fare la presentazione ed accertarsi che funzioni. Spesso il tempo a disposizione e’ contato ed è un vero peccato sprecare minuti preziosi perché non si conosce il remote control.

Entrando più nel merito della presentazione stessa, bisognerebbe ricordarsi di includere questi elementi:

1. Slide di apertura: Twitter friendly, chiaro e ovvio il business che si vuole descrivere, nome di chi presenta e logo della società in vista

2. Introduzione del prodotto o servizio: breve descrizione, problemi/soluzioni offerte, metafore che aiutino la comprensione del prodotto stesso, benefici, caratteristiche

3. Opportunità di mercato: dimensioni del mercato di riferimento, tendenze di mercato, il mercato target del tuo business, previsioni di penetrazione di mercato, posizionamento del prodotto

4. Tempistiche di entrata nel mercato: descrivere il piano go-to-market, descrivere le strategie di vendita

5. Partners e collaboratori:
– attuali e potenziali – partner strategici
– clienti attuali
È importante spiegare perché dovrebbero collaborare con la propria startup e qual è la relazione win-win che si vuole instaurare.

6. Concorrenza: posizionare su un diagramma i propri competitors, dove nell’asse delle ascisse si elencano i logos, sulle ordinate i fattori di differenziazione. Si presentano uno o due competitors, spiegando gli elementi distintivi del proprio business rispetto ai competitors

7. Barriere alla concorrenza: cosa rende difficile replicare il proprio business da parte di altre imprese? Ad esempio diritti e brevetti, contratti di esclusiva con clienti importanti, esperienza del team, essere i primi ad entrare su un determinato mercato

8. Management Team e Advisors: brevi biografie del team, esperienze rilevanti, eventuali qualifiche che rendano “unici” i membri del team. Idem per l’Advisory Board e altri consulenti e collaboratori coinvolti

9. Financials: fondamentale e’ la sostenibilità del business, la profittabilita’ attesa, soprattutto se si sta presentando ad un gruppo di potenziali investitori. Ma in generale, meglio avere questo ben chiaro fin da subito.
A livello societario:
– presentare la proiezione dei ricavi a 3-5 anni
– costi e utile netto
– break even point (punto in cui i ricavi pareggiano i costi)
A livello di prodotto/servizio:
– prezzo del bene confrontato con il costo del venduto
– margini
Revenue stream, o suddivisione dei ricavi per prodotto/servizio offerto

Se l’audience e’ di investitori, se stiamo cercando di convincerli a finanziare la nostra startup, e’ importante non dimenticare anche queste due slides:

A. Opportunità di investimento e utilizzo dei fondi:
– ammontare dell’investimento
– tempistiche
– eventuali investimenti precedenti
– struttura del deal ( equity, convertible note…)
– utilizzo che verrà fatto dei fondi

B. Exit strategy e risorse necessarie oltre il capitale: in questa slide bisogna spiegare come di intende ripagare gli investitori, quindi la strategia di ritorno dell’investimento (ROI strategy). Ad esempio, gli investitori potranno uscire dal deal attraverso acquisizione, IPO, licensing revenue, specificando i possibili benefici finanziari che potranno conseguire.

10. Infine, la slide di chiusura, importante quanto quella di apertura. Deve essere rafforzativa rispetto a tutta la presentazione, ad esempio un endorsement da parte di un cliente soddisfatto, di un partner, di un investitore; un’immagine del prodotto o servizio in uso; il logo della società e i contatti

Preparare una presentazione può sembrare facile, ma non lo è per niente. È necessario avere chiaro il proprio business model, il mercato, il prodotto, i competitors, i potenziali clienti, le criticità economico-finanziarie, in una parola come si intende far funzionare il proprio business. E ricordarsi che non c’è mai una seconda possibilità’ per fare una prima impressione!