Lo scorso 6 febbraio ha visto centinaia di aziende e migliaia di lavoratori aderire alla giornata del LAVORO AGILE o SMART WORK, in cui si è voluto dimostrare e sperimentare il lavoro da remoto, da casa o altro luogo. Non la solita routine casa-ufficio, con tutto ciò che comporta in termini di tempi di trasferimento, costi correlati, inquinamento, stress, ma una giornata in cui con l’ausilio della connessione internet e dei pc si è potuto portare a termine i propri incarichi, raggiungere i propri obiettivi professionali comodamente dalla propria casa o dal coworking più vicino nel proprio quartiere.
Attuare anche in Italia una legge che porti flessibilità ed efficienza nelle imprese e nelle famiglie e’ un grande traguardo. È un tema caro alle donne, anche se la grande partecipazione del 6 febbraio dimostra che non è una questione di genere: a beneficiare della flessibilità sono anche gli uomini, che possono meglio bilanciare gli impegni lavorativi con le responsabilità familiari. Questo bisogno di flessibilità’ sta emergendo soprattutto nelle nuove generazioni.
Non lasciamo che questa giornata rimanga un’esperienza marginale, ma al contrario facciamo che essa sia un progetto pilota che, partito da Milano, raggiunga tutte le provincie del territorio nazionale. E che diventi motore di cambiamento culturale ed innovazione sociale.
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