Verso un ruolo strategico del CFO: la road map
Il ruolo del CFO è cambiato profondamente negli ultimi 15 anni. Laddove non si sia evoluto, si sente maggiormente l’impatto della crisi. Questo perché la funzione finanziaria ha un ruolo fondamentale nell’indirizzo strategico dell’impresa, nell’individuazione delle minacce che provengono dal mercato, nella loro anticipazione e neutralizzazione.
Oltre a ciò, il CFO deve essere il catalizzatore dei cambiamenti interni ed esterni all’azienda. Cosa significa questo? Il CFO e’ uno dei partner più importanti per il CEO e proprio per questo devono agire come una squadra nell’implementazione di strategie che comportino cambiamenti interni (ad esempio crescita o ristrutturazione dell’organico, operazioni che comportino cambiamenti organizzativi) ed esterni (ad esempio individuazione di opportunità di crescita tramite M&A, valutazione dei rischi connessi al mercato finanziario, valutazione di nuovi progetti, nuovi prodotti o servizi, il loro pricing, la valutazione della loro marginalità ecc.).
Il ruolo del CFO in questi anni si è quindi evoluto sconfinando da mero contabile e depositario delle informazioni di bilancio e fiscali. Questa funzione, che pur sempre rimane il nucleo della funzione Finance (o amministrativa) dell’azienda, si sta allargando e il percorso di cambiamento vede il passaggio da un ruolo esecutivo, reattivo, con una visibilità all’interno dell’organizzazione molto limitata, ad un ruolo proattivo, influente nel processo decisionale strategico, con una visione di lungo periodo. Potremmo sintetizzare questo percorso nelle seguenti fasi, che rappresentano anche 4 approcci al ruolo del CFO, tutti presenti nelle aziende. Il passaggio da una fase ad una più avanzata sancisce l’evoluzione culturale dell’impresa e questo evidenzia in modo chiaro il ruolo di catalizzatore culturale del CFO:
Gregario: svolge le funzioni contabili di routine, la responsabilità primaria e’ il bilancio annuale, le dichiarazioni fiscali e le altre funzioni di compliance con la normativa vigente. Il suo impatto nel processo decisionale e’ pressoche’ nullo, la sua visibilità interna e’ limitata alle operazioni con impatto nella contabilità, gli strumenti di valutazione e misurazione sono economici. La visione, intesa come prospettiva temporale, e’ storica.
Reattivo: oltre alle funzioni “core” del Gregario, ha una visione di breve periodo, fornisce informazioni più operative oltre a quelle meramente contabili, ha un ruolo reattivo nell’organizzazione e nel processo decisionale, la sua visibilità interna può arrivare alle “operations”, quindi alla linea ma solo in modo circostanziato.
Proattivo: e’ un influenzatore nel processo decisionale strategico, fornisce basi rilevanti per il CEO che indirizzano le scelte di medio periodo. Le informazioni che fornisce non sono solamente di tipo economico e relative al passato, ma hanno impatto operativo e commerciale, sono prospettiche e finanziarie (costo del capitale, cash flow). È un partner anche dell’HR nella definizione delle competenze, nella valutazione e nella crescita delle risorse umane.
Innovatore: e’ un partner fondamentale per il CEO e tutto il Board. È un influenzatore strategico nel processo decisionale di lungo periodo. È facilitatore per la comprensione e diffusione del business model oltre che del business plan. È quindi interlocutore con i potenziali investitori e gli shareholders. Svolge una funzione di catalizzatore di innovazione culturale insieme al CEO e agli altri membri del Board.
Il processo di evoluzione della funzione finanziaria così come descritto può impiegare diversi anni. È un’evoluzione culturale prima di tutto.
Ciò che deve essere chiaro e’ il ruolo di agente del cambiamento che può risiedere nel CFO: un ruolo di diffusore e attivatore di una cultura di eccellenza nell’intera organizzazione e per l’intero business.
Sempre di più si avverte questa esigenza di innovazione del ruolo di CFO, una figura che non può essere relegata alla contabilità e al bilancio, ma deve avere un respiro più ampio nell’organizzazione. Pena la perdita di competitività con tutti i rischi di sopravvivenza dell’impresa.