Il tema della formazione e’ strettamente legato a quello del lavoro. Continuare a formarsi e’ un imperativo per chiunque, in un contesto in rapido cambiamento come quello che stiamo vivendo.

Sarebbe tuttavia riduttivo pensare che i cambiamenti che stanno impattando le organizzazioni che si occupano di formazione (le università, le business School e altri enti) riguardino solamente le nuove tecnologie e i corsi online.

Facciamo un passo indietro.

Innovare nella Formazione

La formazione continua riguarda tutti, perché tutti noi abbiamo bisogno di entrare o rimanere nel mercato del lavoro, di continuare ad imparare, ad adattarci e a crescere. E con l’aspettativa di vita in continuo aumento, significa che anche il bisogno di apprendimento continua a salire. E’ un bisogno che non cessa mai, ed e’ per questo che si parla di “lifelong learning” o formazione continua o apprendimento permanente.

Il contesto sta diventando sempre più complesso, sia quello delle imprese, con la trasformazione digitale che stanno vivendo, sia quello delle università e degli enti di formazione avanzata. Nel suo recente libro “The Innovative University“, il professore di Harvard Business School Christensen e il co-autore Henry Eyring analizzano il futuro delle università tradizionali e concludono che listruzione online diventerà un modo più economico per gli studenti di ricevere un’istruzione, minando i modelli di business delle istituzioni tradizionali, mettendole fuori mercato in molti casi.

Senza nulla togliere a questa autorevole analisi, possiamo affermare che il tema dell’innovazione nella formazione è unicamente correlato alla formazione online? Non ne siamo così convinti.

La formazione continua e il movimento relativo all’educazione degli adulti hanno avuto inizio il secolo scorso. Mentre il mondo si spostava verso un’economia industrializzata, la necessità di una formazione continua per gli adulti sfidava i tradizionali luoghi di istruzione e creava opportunità per il potenziamento e l’arricchimento delle competenze sia professionali che personali. Sono diversi i fattori ambientali che stanno guidando la domanda di apprendimento permanente anche oggi: accesso abbondante alle informazioni, rapidi cambiamenti tecnologici, maggiori interazioni globali, maggiori requisiti di abilità e competenze.

La formazione continua può essere vista come l’anello di congiunzione tra imprese e lavoratori: da una parte i datori di lavoro dipendono dalla formazione continua come strumento per garantire una forza lavoro altamente qualificata e competente. Dall’altra gli individui usano la formazione continua per la propria mobilità professionale al rialzo, la valorizzazione del lavoro e l’arricchimento personale.

Innovare nella Formazione

TRENDS NELLA FORMAZIONE CONTINUA

Nel mercato della formazione continua rivolta agli adulti si evidenzia una tendenza nel fornire esperienze di apprendimento sempre più personalizzate, anche di tipo sociale e informale, esperienze miste e micro-learning. Per micro-learning si intende un metodo di formazione volto a distribuire il contenuto formativo in sequenze ridotte e rapidamente fruibili, una sorta di “pillole” di breve durata.

Per chi si occupa di formazione, questo significa indirizzarsi sempre più verso un’offerta a misura di discente piuttosto che basata sul classico catalogo di corsi. La maggior parte delle tendenze sono incentrate sui contenuti in grado però di fornire esperienze modellate sulla situazione specifica del discente e che portino ad esperienze di apprendimento più efficaci.

Ad esempio, tornando al micro-learning, non si riscontra il bisogno di contenuti “micro” solo per comodità dello studente. La ragione principale sta nell’essere molto specifici e mirati con l’apprendimento in modo da poter realmente affrontare le esigenze particolari nel preciso momento di bisogno. L’apprendimento misto è un altro esempio: crea opportunità per fornire le giuste esperienze nel giusto contesto. Se guardiamo all’apprendimento sociale, informale e peer-to-peer, questi sono, per loro stessa natura, relativi più al contesto che al contenuto, impattando in modo importante l’esperienza formativa stessa.

C’è una spinta verso esperienze di apprendimento molto più sofisticate, verso la valorizzazione del contesto del discente e verso lo sviluppo e l’approvvigionamento di una grande quantità di contenuti. La tecnologia svolgerà un ruolo importante in tutto questo, ma ci sarà sempre bisogno di persone in grado di interpretare i bisogni specifici delle persone.

Gli enti di formazione, siano essi università, business schools o altri istituti, nei prossimi anni, avranno bisogno di investire di più nell’analisi dei bisogni di apprendimento emergenti nelle fasce più adulte della popolazione, tenendo in considerazione il contesto – più flessibile, dinamico e fluido – in cui dovranno offrire nuovi programmi formativi. Al contempo non potrà essere ignorata l’evoluzione tecnologica e il suo impatto in questo settore: formazione online, intelligenza artificiale, blockchain (si pensi ad es. l’archiviazione documentale di certificati e diplomi che potrà essere automatizzata) stanno cambiando radicalmente approcci e metodologie di insegnamento.

È tuttavia riduttivo, a nostro avviso, spostare il dibattito su come innovare la formazione (soprattutto quella rivolta agli adulti) su un piano meramente tecnologico. Il cambiamento demografico, degli stili di vita, dei bisogni e dei tempi delle imprese, dei lavoratori, delle famiglie, impongono un’analisi delle modalità di apprendimento più adatte alle esigenze emergenti di tutte le parti coinvolte.