La Commissione europea ha annunciato lo scorso 27 ottobre 2017 come spenderà 30 miliardi di euro del programma di finanziamento dell’Unione europea per la ricerca e l’innovazione – Horizon 2020 – nel 2018-2020, di cui €2,7 miliardi per avviare un Consiglio europeo per l’innovazione.

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L’Horizon 2020, il programma di finanziamento per la ricerca e l’innovazione dell’UE di 77 miliardi di euro lanciato nel 2014, sostiene l’eccellenza scientifica in Europa. Negli ultimi quattro anni ha contribuito a importanti sviluppi scientifici come la scoperta di esopianeti e onde gravitazionali. Nei prossimi tre anni la Commissione investirà i suoi fondi di ricerca concentrandosi su tematiche cruciali per l’Europa, quali la migrazione, la sicurezza, il clima, l’energia pulita e l’economia digitale. Horizon 2020 sarà anche più orientato verso il potenziamento di progetti di innovazione dirompente.

Carlos Moedas, commissario per la ricerca, la scienza e l’innovazione, ha dichiarato:

“Artificial Intelligence, genetics, blockchain: science is at the core of today’s most promising breakthrough innovations. Europe is a world leader in science and technology and will play a major role in driving innovation. The Commission is making a concerted effort – including with the European Innovation Council which takes its first steps today – to give Europe’s many innovators a springboard to become world leading companies.”

 Sostenere l’innovazione dirompente

Sin dall’inizio del suo mandato, la Commissione di Juncker ha lavorato per dare sostenere gli imprenditori innovativi europei. Ora la Commissione sta lanciando la prima fase del Consiglio Europeo dell’Innovazione. Tra il 2018 e il 2020, la Commissione mobiliterà 2,7 miliardi di euro da Horizon 2020 per sostenere l’innovazione ad alto rischio e di alto impatto per creare i mercati del futuro. Inoltre, Horizon 2020 utilizzerà i suoi premi “crack the challenge” per fornire soluzioni tecnologiche all’avanguardia a problemi pressanti dei cittadini europei.

Focus sulle priorità politiche

Nel prossimo triennio Horizon 2020 si concentrera’ su alcune tematiche dell’agenda politica europea:

  1. Un futuro a basso tenore di carbonio e sostenibilità del clima: 3,3 miliardi di euro
  2. Economia circolare: 1 miliardo di euro
  3. Digitalizzazione e trasformazione dell’industria e dei servizi europei: 1,7 miliardi di euro
  4. Sicurezza: 1 miliardo di euro
  5. Migrazione: 200 milioni di euro

Saranno destinati 2,2 miliardi di euro per progetti di energia pulita nei seguenti settori correlati:

  1. le energie rinnovabili,
  2. edifici ad alta efficienza energetica,
  3. soluzioni di elettro-mobilità e di stoccaggio, tra cui 200 milioni di euro per sostenere lo sviluppo e la produzione in Europa della prossima generazione di batterie elettriche.

 Aumentare la ricerca “blue-sky”

Horizon 2020 continuerà a finanziare la “curiosity-driven science” (spesso definita “blue-sky science” o “ricerca di frontiera”). Il programma di lavoro annuale del Consiglio europeo della ricerca per il 2018, adottato in agosto, permetterà di sostenere eccellenti ricercatori con quasi 1,86 miliardi di euro. Le azioni Marie Skłodowska-Curie, che finanziano borse di studio per i ricercatori in tutte le fasi della loro carriera, ricevono un aumento di 2,9 miliardi di euro per il prossimo triennio.

Migliorare la cooperazione internazionale

Il nuovo programma di lavoro rafforza inoltre la cooperazione internazionale in materia di ricerca e innovazione. Investirà oltre 1 miliardo di euro in 30 iniziative di punta in settori di mutuo vantaggio. Tra gli esempi figurano la collaborazione con il Canada sulla medicina personalizzata, con gli Stati Uniti, il Giappone, la Corea del Sud, Singapore e Australia sull’automazione dei trasporti su strada, con l’India sulle sfide dell’acqua e con i paesi africani in materia di sicurezza alimentare e energie rinnovabili.

Diffondere l’eccellenza

Tra il 2018 e il 2020, 460 milioni di euro nell’ambito di Horizon 2020 saranno destinati specificamente a sostenere gli Stati membri ei paesi associati che non partecipano ancora al programma al loro pieno potenziale. L’obiettivo è quello di sfruttare le sacche di eccellenza inutilizzate in Europa e oltre. Inoltre, il programma continua a promuovere sinergie più strette con i Fondi strutturali e investimenti europei.

Semplificare ulteriormente le regole di partecipazione

Un’altra novità è l’introduzione di un nuovo approccio più semplice per fornire un sostegno finanziario ai partecipanti. Sposterà l’attenzione dai controlli ex-ante di tipo finanziario ai contenuti tecnico-scientifici dei progetti.

 Open Science

Il programma segna un cambiamento graduale nella promozione della scienza aperta spostandosi dalla pubblicazione dei risultati della ricerca nelle pubblicazioni scientifiche verso la condivisione di conoscenze nel processo di ricerca. Saranno messi a disposizione 2 miliardi di euro per sostenere Open Science e 600 milioni di euro saranno dedicati alla European Open Science Cloud, all’infrastruttura europea per i dati e al computing ad alte prestazioni.

Background

Horizon 2020 è il più grande programma quadro dell’UE per la ricerca e l’innovazione, con un budget di 77 miliardi di euro per sette anni (2014-2020).

Ad ottobre 2017, l’Horizon 2020 ha finanziato oltre 15 000 progetti per un totale di 26,65 miliardi di euro, di cui circa 3,79 miliardi di euro destinati alle PMI. Il programma ha inoltre fornito alle imprese, in particolare alle PMI, l’accesso a capitale di rischio superiore a 17 milioni di euro, nell’ambito del programma “InnovFin – Finanziamento UE per gli innovatori”. Inoltre, 3.143 istituti di ricerca ERC nelle organizzazioni ospitanti e 10.176 iscritti nell’ambito delle azioni Marie Skłodowska-Curie hanno ricevuto sovvenzioni per circa 4,87 miliardi e 2,89 miliardi di euro rispettivamente.

Contemporaneamente all’adozione del programma di lavoro Horizon 2020 2018-2020 è stato adottato il programma di lavoro Euratom 2018, investendo 32 milioni di euro nella ricerca sulla gestione e lo smaltimento dei rifiuti radioattivi. Esso svilupperà inoltre una roadmap di ricerca sulla disattivazione sicura delle centrali nucleari per ridurre l’impatto ambientale dei costi.

Maggiori info: MEMO Work Program 2018-2020